TeamViewer ha presentato la nuova versione del suo sistema di controllo remoto e condivisione dello schermo; dopo una lunga fase beta, la release 13 è finalmente disponibile in versione definitiva e può quindi essere utilizzata senza timori anche in contesti di produzione.
La novità principale della nuova versione è il supporto alla condivisione dello schermo dei dispositivi iOS, una funzione fino a oggi impossibile a causa dei limiti imposti da Apple. Con l’avvento di iOS 11 la situazione è cambiata e oggi anche le applicazioni di terze parti possono registrare quello che avviene sullo schermo dopo essere state autorizzate dall’utente. TeamViewer ha colto l’occasione al volo proponendo la sua app QuickSupport come tool di registrazione dello schermo; una volta acquisito il flusso video, trasmetterlo a una postazione remota è semplice.
L’esperienza d’uso è comunque più limitata rispetto a quella ottenibile con i dispositivi Android: prima di poter attivare la registrazione dello schermo bisogna aggiungere un nuovo elemento al Centro di controllo di iOS (agendo sulle Impostazioni),selezionare QuickSupport come app di registrazione e infine completare la connessione. In ogni caso, la condivisione dello schermo è monodirezionale: l’utente remoto può visualizzare quello che accade sullo schermo del dispositivo, ma l’interazione diretta con l’interfaccia è impossibile; può soltanto guidare l’utente a compiere le azioni necessarie per risolvere il suo problema. Sempre sul fronte Apple, la nuova release di TeamViewer supporta anche le configurazioni multi monitor per macOS e la Touch Bar dei nuovi Macbook Pro. L’app Android è stata ridisegnata, per semplificare l’accesso alle funzioni più importanti e ai device connessi all’account dell’utente.
Novità interessanti si registrano anche sul fronte delle prestazioni e dell’usabilità generale: il supporto per l’accelerazione hardware permette di liberare risorse mentre l’interfaccia prosegue nell’opera di rinnovamento iniziata con la versione precedente. Tra le novità segnaliamo un nuovo sistema di trasferimento dei file, con code multiple e accesso rapido ai documenti più importanti. L’azienda ha anche annunciato una versione specifica del suo agente per i dispositivi IoT: il primo ambiente supportato sarà Raspbian, ma i piani prevedono l’allargamento anche ad Android e Windows.